Giuseppe Fortunato: music, alto flute, guitars, bass, programming and mastering.
Logbook
February 15, 2024
Abbatteranno l’albero davanti a casa mia. Sono cresciuto con lui, mi ha accarezzato l’anima e fatto compagnia, indimenticabile forse nell’86 pareva sostenere tutta quella neve. Dall’oggi al domani la comunicazione che lunedì non ci sarai più. Mi piange l’anima. Vivo un lutto. Alto fino al quinto piano, se non ti avessero potato la punta “chissà quanto saresti alto” è una frase che ho sempre pensato fin da bambino. Tu c’eri quando qualsiasi abitazione ti è stata costruita intorno e sarai abbattuto, dopo faranno senso unico la nostra via. Tu caro albero sei stato l’indicazione da dare per chi a 100 metri sulla destra doveva trovare la stazione. In un paese dove per ironia la porta d’ingresso della chiesa ci è di spalle, intorno a te hanno girato in tanti. Pericoloso. Pericolante. Eri e rimarrai per me un’identità in questo paese, come l’albero e gli alberi davanti e dietro alle elementari, così come l’albero davanti all’Addolorata. È sempre stata colpa vostra, ve la siete andata sempre a cercare. Ciò non toglie che rimarrete nel mio animo simboli indelebili di Villastellone. Non posso fare nulla se non amarvi ancora.
February 16, 2024
Io non devo convincere nessuno conquistare alcuno. Stupisciti ancora cuore meraviglia è rara sebben per tutti. Nel caso unica giungi ancor fortuna che il respiro mio non si rassegna Che debba ancor suonare per sentirti vivo? Lo farò
Scriverò per lui con il flauto. Se qualcuno passa di qua e vuole farsi una foto con lui, una foto a lui, sera, mattina, notte o pomeriggio me la mandi. Userò le foto come video. Se non ne riceverò non importa. Suonerò per lui 🍀
