BOFONCHIO

Non amo molto raccontare alcune esperienze, ma quello che è capitato oggi voglio fermarlo anche tra le righe. 

Spero di non dimenticare le sensazioni, perché sono tra le più belle di sempre. 

Durante un laboratorio di musica una bambina mi fa questa domanda: “Ma come fai a scrivere queste (forse ha aggiunto belle) canzoni! Sarà difficilissimo”. 

Wow è quello che ho provato. 

Nei suoi occhi c’era gioia e in quelli dei compagni la stessa complicità. 

“Non è che sia matto, devo solo prenderle, a volte arrivano mentre cammino, certe volte mi siedo sullo sgabello e suonando la chitarra ci canto sopra, raramente mi vengono fuori frasi di senso compiuto, bofonchio qualcosa, ma la melodia è spesso quella “giusta” e dopo ci adatto un testo. Registro questi momenti sul cellulare. Una volta usavo un piccolo lettore mp3, ancora prima ho registrato su montagne di cassette”. 

Preso il telefonino, ho cercato alcune tracce dove avevo fatto questo tipo di lavoro e gliene ho fatte ascoltare un paio. 

L’attenzione su di me era molto alta e sui bofonchi la loro ilarità ha reso il momento unico. 

“Non si capisce nulla di quello che dico, ma il pezzo funziona bene… è per questo che è ancora sul telefono, prima o poi ci scrivo su un testo!”. :D